Allianz si riconferma ‘Top Employer Italia’ 

Allianz continua a distinguersi per il valore e la sostenibilità delle best practice in ambito HR, ottenendo anche nel 2024 per il quarto anno consecutivo, la certificazione Top Employer Italia. A questa si affianca anche la riconferma della certificazione EDGE Move per le politiche aziendali in favore dell'uguaglianza e dell’impegno nella parità di genere.

L’accurata analisi effettuata dal Top Employers Institute ha confermato gli elevati standard richiesti nelle strategie e pratiche HR della nostra Compagnia che, con un punteggio pari al 100%, si è in particolare distinta nelle aree Business Strategy, People Strategy, Leadership, Organisation & Change, Employer Branding, Purpose & Values, Ethics & Integrity.

Da sempre Allianz investe fortemente in programmi di sviluppo e crescita del suo capitale umano, promuovendo un ambiente etico ed evoluto grazie anche alla forza e allo stimolo di essere parte di un grande Gruppo internazionale.

"Siamo lieti di aver ottenuto anche nel 2024, per il quarto anno consecutivo, la certificazione Top Employer Italia e, per la seconda volta, la certificazione EDGE Move, riconoscimenti prestigiosi a livello internazionale, che confermano il valore delle nostre politiche e delle best practice aziendali. Investiamo strategicamente nel creare un ambiente lavorativo inclusivo e meritocratico, che valorizzi e sostenga il percorso professionale e personale di tutti i nostri dipendenti. Promuovendo le competenze e lo sviluppo ed offrendo molte iniziative di welfare, siamo determinati a garantire che ogni membro del nostro grande team possa realizzare il proprio potenziale, crescendo non solo professionalmente ma anche personalmente all'interno della nostra realtà" ha dichiarato Letizia Barbi, Direttore HR di Allianz S.p.A.
L’analisi condotta da EDGE - Economic Dividends for Gender Equality - standard di certificazione globale indipendente per i temi legati a Diversity, Equity and Inclusion, evidenzia i continui progressi realizzati rispetto alla certificazione del 2021 soprattutto per l’equità salariale e per le opportunità di sviluppo di carriera.